giovedì 15 gennaio 2009

alla fine di tutto cosa ci rimane???

SOLO LA POESIA HA PAROLE :
Fosforo
bianco nelle nubi albine
tra le piccole case di gaza
inquietanti sagome gassose
si attaccano a magri corpi
rappresi e congiunti
tra sequenze di mani in rivolta
fosforo tenue in luminescenza planetaria
roccioso argomento chimico
ferisci i ventri materni
odoroso aglio morente
inganni
e
uccidi


by PINO DE STASIO
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Gerusalemme, 12:10

GAZA: FUNZIONARIO ONU, BOMBE AL FOSFORO CONTRO AGENZIA
Il palazzo dell'UNRWA colpito nei raid israeliani a Gaza e' la sede centrale dell'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi e i soldati hanno sparato proiettili al fosforo contro l'edificio che in quel momento ospitava all'interno circa 700 palestinesi. Lo ha denunciato un funzionario dell'organizzazione, Chris Gunnes, aggiungendo che "tre proiettili dell'artiglieria hanno colpito l'edificio, caudando un grande incendio". Uno dei feriti, ha rivelato Claret, "ha riportato lesioni provocato dalle bombe al fosforo bianco. Il funzionario ha espresso la sua preoccupazione per la sorte delle persone rifugiatesi nell'edificio e per quella degli aiuti umanitari conservati all'interno dello stabile.


(15 gennaio 2009)



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Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Israele sta sperimentando nuove armi non convenzionali contro la popolazione civile di Gaza". Dopo il 'Times' di Londra, anche il New Weapons Research Committee, una commissione indipendente di scienziati con base in Italia, denuncia l'utilizzo di proiettili al fosforo bianco da parte dell'esercito israeliano a Gaza.

"Si sta ripetendo cio' che e' gia' avvenuto in Libano nel 2006, quando Israele utilizzo' nel conflitto contro l'organizzazione sciita Hezbollah il fosforo bianco, il Dense inert metal explosive (Dime) e gli ordigni termobarici, tre tipologie di strumenti di offesa riconoscibili per le caratteristiche delle ferite che provocano, nonche' le bombe a grappolo e i proiettili all'uranio, che hanno lasciato tuttora sul terreno nel Paese dei cedri tracce di radioattivita' e ordigni inesplosi", si legge in un comunicato dell'associazione che riunisce scienziati di diversi settori e nazionalita' che studiano l'impiego delle armi non convenzionali e i loro effetti di medioperiodo sui residenti delle aree dove vengono utilizzate.

Secondo l'associazione, si moltiplicano le prove dell'impiego di queste armi ora anche nella Striscia di Gaza anche se, precisa il Nwrc, a causa del blocco degli ingressi ancora non sono state possibili verifiche dirette indipendenti. "Le immagini e le testimonianze che giungono dal conflitto - spiega Paola Manduca, professoressa di genetica dell'universita' di Genova e membro del Nwrc - presentano significative somiglianze con quelle raccolte e verificate nella guerra di luglio e agosto 2006 in Libano".
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OMISSIONI.....
Bombe al fosforo: parlano i chimici

Caro Severgnini,


la email di G. Ronconi (20 novembre) sul fosforo su Falluja («Non bombe al fosforo ma proiettili illuminanti») rischia di generare confusione. Il fosforo può essere sì usato come illuminante o fumogeno «shake & bake», ma omette di dire che il fumo in questione è corrosivo.


Siamo un gruppo di giovani chimici e vorremmo spiegare l'azione di tale sostanza.

Non entriamo in merito alle convenzioni internazionali, perché molto dipende da come si utilizza una sostanza; soprattutto se essa si presta a usi diversi come avviene per il fosforo bianco. A contatto con l'ossigeno il fosforo bianco produce anidride fosforica (P4O10). Questa reazione sottrae ossigeno (se sparato addosso al nemico può dunque avere un effetto asfissiante) e genera calore. Poi il P4O10 reagisce violentemente con l'acqua per dare acido fosforico (H3PO4). Conseguenza: a contatto con occhi e mucose, ma anche pelle, si ha deidratazione e forte sviluppo di calore. Se il fosforo è molto: sottrazione di acqua + forte calore = bruciatura dei tessuti umani. Queste due reazioni sono talvolta usate sul campo di battaglia come cortina fumogena occultante, anche se il termine è improprio: P4O10 e H3PO4 non sono fumi, ma pulviscolo che occulta la visuale grazie a fenomeni di tipo ottico. D'altra parte, l'intensa fiamma prodotta fa sì che il fosforo bianco sia a volte usato come illuminante. Però se usato proprio sparandolo contro il nemico, può dare sul corpo gli effetti sopra citati. Molto dipende dalla quantità che si usa, ma l'effetto è senza dubbio «chimico»: sottrazione di ossigeno, deidratazione dei tessuti umani, corrosione.
La notizia dell'uso (confermato dal Pentagono: http://news.independent.co.uk/world/americas/article327379.ece) di fosforo bianco contro le truppe nemiche (e non come agente occultante o illuminante) è quindi a nostro avviso grave. Per tale descrizione, ci siamo basati sulle nostre conoscenze di chimici. Se c'è qualche esperto in armi chimiche o in tossicologia che vuol dare una descrizione più precisa, ne saremo lieti. Link interessanti: http://www.tox.it/site/index.php?option=com_content&task=view&id=255&Itemid=1
http://en.wikipedia.org/wiki/White_phosphorus_incendiary
http://ptcl.chem.ox.ac.uk/MSDS/PH/phosphorus_white.html
http://ptcl.chem.ox.ac.uk/MSDS/PH/phosphorus_pentoxide.html

F. Bullo, S. Copetti, M. Davanzo, A. Mezzetti, M. Mazzoni, L. Nodari, S. Sartori, L. Stivano , giovanichimici@yahoo.it



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giovedì 15 gennaio 2009
Dalla bacheca di Tiziana Ferrario

Dalla bacheca di Tiziana Ferrario
oggi alle 12.40
Il NYTimes i pubblica un articolo interessante di Rashid Khalidi, professore di studi arabi alla Columbia, autore di “Sowing Crisis: The Cold War and American Dominance in the Middle East”.

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Quello che non sapete su Gaza

di Rashid Khalidi (NYTimes, 7-1-09)

Quasi tutto quello che siete stati portati a credere su Gaza è sbagliato. Alcuni punti essenziali sembrano mancare dal discorso, svoltosi per lo più sulla stampa, circa l’attacco di Israele alla striscia di Gaza.

Il popolo di Gaza
La maggioranza di chi vive a Gaza non è lì per scelta. Un milione e cinquecentomila persone stipate nelle 140 miglia quadrate della striscia di Gaza fanno parte per lo più di famiglie provenienti dai paesi e dai villaggi attorno a Gaza come Ashkelon e Beersheba. Vi furono condotte a Gaza dall’esercito israeliano nel 1948.

L’occupazione
Gli abitanti di Gaza vivono sotto l’occupazione israeliana dall’epoca della Guerra dei sei giorni (1967). Israele è tuttora considerata una forza di occupazione, anche se ha tolto le sue truppe e i suoi coloni dalla striscia nel 2005. Israele controlla ancora l’accesso all’area, l’import e l’export, e i movimenti di persone in ingresso e in uscita. Israele controlla lo spazio aereo e le coste di Gaza, e i suoi militari entrano nell’area a piacere. Come forza di occupazione, Israele ha la responsabilità di garantire il benessere della popolazione civile della striscia di Gaza (Quarta Convenzione di Ginevra).

Il blocco
Il blocco della striscia da parte di Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, si è fatto sempre più serrato da quando Hamas ha vinto le elezioni per il Consiglio Legislativo Palestinese nel gennaio 2006. Carburante, elettricità, importazioni, esportazioni e movimento di persone in ingresso e in uscita dalla striscia sono stati lentamente strozzati, causando problemi che minacciano la sopravvivenza (igiene, assistenza medica, approvvigionamento d’acqua e trasporti).

Il blocco ha costretto molti alla disoccupazione, alla povertà e alla malnutrizione. Questo equivale alla punizione collettiva –col tacito appoggio degli Stati Uniti- di una popolazione civile che esercita i suoi diritti democratici.

Il cessate-il-fuoco
Togliere il blocco, insieme con la cessazione del lancio dei razzi, era uno dei punti chiave del cessate-il-fuoco fra Israele e Hamas nel giugno scorso. L’accordo portò a una riduzione dei razzi lanciati dalla striscia: dalle centinaia di maggio e giugno a meno di venti nei quattro mesi successivi (secondo stime del governo israeliano). Il cessate-il-fuoco venne interrotto quando le forze israeliane lanciarono un imponente attacco aereo e terrestre ai primi di novembre; sei soldati di Hamas vennero uccisi.

Crimini di guerra
Colpire civili, sia da parte di Hamas che di Israele, è potenzialmente un crimine di guerra. Ogni vita umana è preziosa. Ma i numeri parlano da soli: circa 700 palestinesi, per la maggior parte civili, sono stati uccisi da quando è esploso il conflitto alla fine dello scorso anno. Per contro, sono stati uccisi 12 israeliani, per la maggior parte soldati. Il negoziato è un modo molto più efficace per affrontare razzi e altre forme di violenza. Questo sarebbe successo se Israele avesse rispettato i termini del cessate-il-fuoco di giugno e tolto il suo blocco dalla striscia di Gaza.

Questa guerra contro la popolazione di Gaza non riguarda in realtà i razzi. Né riguarda il “ristabilire la deterrenza di Israele”, come la stampa israeliana vorrebbe farvi credere. Molto più rivelatrici le parole dette nel 2002 da Moshe Yaalon, allora capo delle Forze di Difesa israeliane:”Occorre far capire ai palestinesi nei recessi più profondi della loro coscienza che sono un popolo sconfitto.”
da New York Times

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